La salsa di rafano è davvero un ingrediente peculiare di alcune tradizioni culinarie, come quella veneta o trentina, in cui la si accompagna ai taglieri di salumi o alle carni bollite. La sua piccantezza contrasta con questi alimenti in maniera assimilabile a quella di una senape o di una mostarda.

La salsa di rafano è un accompagnamento tipico di molte cucine italiane, in particolare quelle del nordest del nostro paese e in generale in tutto l’areale in cui questa pianta cresce spontaneamente, corrispondente all’arco alpino e alla parte settentrionale della catena appenninica.

La parte edibile del rafano è la sua radice, ricca di minerali e caratterizzata da una forte azione antibatterica dovuta alla sinigrina e agli oli essenziali da cui deriva anche il tipico sapore pungente e piccante.

La ricetta per creare una salsa è davvero semplice e consente di aggiungere ai nostri piatti un accompagnamento ancora piuttosto inusuale.

Ingredienti:

  • 100 gr rafano;
  • sale e aceto q.b.;
  • 1 cucchiaino zucchero.

Procedimento:

Lavate bene e sbucciate con un coltello o con un pelapatate le radici di rafano. Grattugiate la radice a mano o tagliatela a pezzetti e mettetela in un frullatore o in un mixer. Aggiungete il sale e lo zucchero e mescolate. Mettete il tutto in un vasetto di vetro e versate l’aceto fino a ricoprire il cren. Chiudete il vasetto e mettetelo in frigo. La salsa è pronta per essere servita.

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