Il platano fritto è uno spuntino tipicamente sudamericano, caratteristico soprattutto delle regioni settentrionali del Perù, come la Région Piura. Assimilabile alle patatine fritte per modalità di consumo, ha però un sapore del tutto peculiare che unisce il gusto salato e croccante della frittura con la dolcezza del platano, stretto parente delle banane.

Se vi capitasse di viaggiare per il nord del Perù fareste presto ad imbattervi nel platano fritto. Qui viene chiamato Chifles e se ne vendono pacchi interi presso le stazioni e lungo le strade. A Piura è considerato un prodotto di eccellenza e ci sono negozi dedicati interamente ad esso e molto frequentati dalla popolazione locale.

Non è raro vedere la domenica le file davanti a quelli più rinomati, per accaparrarsi i chifles migliori da mettere in centrotavola.

Questo spuntino è di preparazione davvero immediata. Si tratta infatti di fettine di platano fritte. Ma tutto cambia a seconda della frittura, dello spessore del taglio e della salatura. Le migliori sono croccanti conservando un cuore morbido che porta il sapore dolce del platano. Vengono consumate sui bus, per strada, camminando, ma anche a tavola come uno sfizioso accompagnamento dei piatti principali.

Il platano è un frutto del tutto simile alla banana, prodotto da varietà appartenenti al genere Musa, lo stesso delle banane. Rispetto a queste contengono molto più amido e meno zuccheri. Sono di maggiori dimensioni e vengono vendute prima della completa maturazione, quando sono di colore verdastro. Il loro consumo avviene solamente previa cottura o frittura. In tutti i paesi tropicali del mondo accompagnano carne e riso e molti altri piatti tradizionali.

Il platano fritto è davvero una ricetta semplice ma in grado di darvi un prodotto nuovo e saporitissimo. Più affinerete la tecnica più il vostro platano diverrà una sicura attrazione per tutti i vostri ospiti durante una merenda o un aperitivo.

Ingredienti:

  • 2 platani (a persona),
  • olio di semi di arachide,
  • sale

Procedimento:

Aprite i platani togliendo la buccia, come fareste con una banana. Tagliateli a rondelle. Lo spessore varia a seconda del gusto. Più sono fini più prevarrà la croccantezza, mentre più spesse sono le fettine più conserveranno un cuore morbido.

Per cominciare potete tararvi sul mezzo centimetro. Poi immergetele nell’olio portato a temperatura fino a raggiungere la consistenza e la doratura desiderata. Scolatele e ponetele sopra della carta assorbente. Successivamente salatele a vostro piacimento.

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