Uno dei peperoncini più celebri al mondo, il pimiento Habanero abbina ad un alto grado di piccantezza un gusto bilanciato, perfetto per insaporire primi piatti e carni

 

Dalle Americhe all’Italia, il percorso del peperoncino Pimiento Habanero, segna un’altra sfaccettatura dell’offerta di McGarlet. Non solo frutti ma anche ortaggi e spezie provenienti dai paesi tropicali, per un sempre maggiore arrichimento di tradizioni, sapori e profumi della nostra cucina mediterranea.

Scopri qui il pimiento Habanero.

 

Pimiento Habanero: origine e coltivazione

Il Pimiento Habanero è una cultivar di Capsicum chinense, una specie di peperoncino. Di origine messicana, l’Habanero viene coltivato soprattutto nelle aree tropicali dello Yucatan. Tuttavia la sua storia sembra essere più complessa. Già il nome, infatti, porta con sé una precisa origine: quella della città di La Habana, capitale di Cuba. Sull’isola, tuttavia, la sua coltivazione è quasi scomparsa, attecchendo più fortemente sulla sponda continentale del Mar dei Caraibi. Inoltre, a complicare ulteriormente le cose, sono stati trovati resti di frutti riconducibili all’Habanero in Perù, il che fa supporre che prima dell’arrivo ai Caraibi questa pianta possa essere transitata dall’Amazzonia e forse proprio lì selezionata molto prima dell’arrivo degli spagnoli.
In ogni caso, oggi il Messico ne è di gran lunga il maggior produttore, con la coltivazione concentrata nella penisola dello Yucatan. Questa ha poi preso piede anche negli Stati più caldi degli Stati Uniti, come Texas e California, e, recentemente, è stato introdotto anche in Italia, in Calabria e Toscana, sia rispondendo ad un gusto per il piccante ormai radicato nella nostra cucina (la Calabria in questo senso è celebre) sia per soddisfare una richiesta sempre più strutturata da parte delle comunità latine che vivono nel nostro Paese e in tutta Europa.

McGarlet, in collaborazione con preziosi partner italiani, ha avviato da qualche tempo la coltivazione di questa tipologia di pepernoncino anche nel sud Italia con la linea Figaro Filiera Italia. La passione e la conoscenza agronomica incontrano il clima e le temperature favorevoli del Bel Paese ed è così che anche in Italia può essere prodotto un frutto tropicale eccezionale. Scopri di più sulla raccolta di peperoncino Figaro Filiera Italia.

peperoncino habanero
Peperoncino pimiento habanero

Peperoncino Habanero: colori e forme differenti

Il peperoncino Habanero può presentare marcate differenze che identificano le sottovarietà e che, limitandosi all’aspetto del frutto, variano per colorazione e forma. Può infatti produrre bacche rosse, arancioni, gialle e viola e di forma più o meno compatta, con una sagoma a lanterna che può presentare o meno un peduncolo finale sporgente oppure rientrante o ancora più allungato e cilindrico.
Sono decine le sottovarietà reperibili, soprattutto in Messico, prodotto di un percorso di selezione geograficamente anche molto limitato, ad opera di piccole comunità locali.

 

Habanero, un peperoncino piccante molto usato in cucina

Il pimiento Habanero è uno dei peperoncini più utilizzati in cucina, grazie ad un ottimo bilanciamento tra sapore e piccantezza. Quest’ultima è piuttosto elevata. Il metodo di misurazione della piccantezza lo si deve a Scoville, un chimico statunitense che ha lavorato nelle case farmaceutiche a cavallo tra ‘800 e ‘900. La scala che la definisce misura la concentrazione della capsaicina e va da zero (peperone dolce) a 16 milioni, la capsaicina pura.
Il peperoncino più piccante oggi conosciuto arriva a 2 milioni di punteggio, così piccante da poter provocare ustioni ai tessuti che vi entrano in contatto, risultando del tutto non commestibile ed anzi pericoloso.
Le prime varietà edibili si aggirano su un punteggio di 1 milione, ma per un uso più comune, la maggior parte delle varietà varia tra le 15.000 (il peperoncino calabrese) e i 500.000.
L’Habanero, in tutte le sue sottovarietà, presenta una variabilità compresa tra 100.000 e 300.000. Questo ne fa un peperoncino decisamente piccante, pur occupando una posizione mediana in questa scala. Tuttavia, per il sopra menzionato equilibrio, è perfetto per dare sapore alle pietanze, evitandone (i più sensibili) il consumo in purezza.
Definire con precisione la piccantezza di questa varietà è estremamente difficile non solamente per il gran numero di cultivar presenti sul mercato, ma anche perché il peperoncino mostra una spiccata variabilità di questa caratteristica anche all’interno della stessa varietà. Ad incidere infatti può essere sia il grado di maturazione (più la bacca è matura maggiore è il contenuto di capsaicina), sia le condizioni pedologiche di coltivazione che le caratteristiche climatiche. Addirittura è dimostrata una certa variabilità tra frutti della stessa pianta.

Dal punto di vista nutrizionale l’Habanero è una fonte molto buona di vitamina C, beta-carotene e altri carotenoidi, precursori della vitamina A. L’elevata piccatezza non lo rene un prodotto adatto a tutti. Per esempio chi soffre di ulcere, gastriti o reflusso dovrebbe evitare i cibi piccanti.
Per tutti gli altri i suoi utilizzi sono estremamente variabili e vanno dai sughi e i primi piatti al condimento delle carni.

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